Bio, eco-sostenibile, eco-compatibile, green, a basso impatto, sono tutti termini entrati nel linguaggio quotidiano e riferibili a molteplici attività. Si cercano e si comprano alimenti bio, si costruisce in maniera eco-compatibile, si adottano rimedi green per il riciclo, si scelgono sistemi energetici a basso impatto…e così via. Tutto, giustamente, per gravare il meno possibile sull’ambiente circostante, per non danneggiarlo con le attività produttive e le azioni quotidiane di una moltitudine di persone. Questo trend ha coinvolto, ovviamente, anche i materiali da costruzione, l’edilizia, l’arredamento e tutto ciò che riguarda le abitazioni (o gli uffici). Ad esempio, scegliere materiali di bio-edilizia, privilegiare manufatti eco-sostenibili nel momento in cui si costruisce e arreda la propria casa è diventata una delle priorità di chi costruisce o ristruttura. Al momento della scelta della pavimentazione spesso si cerca di optare per materiali eco-sostenibili e di conseguenza si sceglierà di arredare con il cotto fatto a mano. Le pianelle, i forati e tutti i manufatti in cotto sono materiali bio, ossia non ottenuti per sintesi chimica, ma derivanti esclusivamente dalla miscelazione di materie prime presenti in natura: acqua e argille. Le argille, tra l’altro, solitamente sono a Km0 poiché vengono scelte nelle cave dello stesso distretto di produzione: questo, infatti, contribuisce alla tipicità dei manufatti in cotto che hanno colori prevalenti diversi a seconda della zona di produzione. Il cotto toscano, dell’Impruneta, è famoso per il suo colore rossiccio che ritroviamo nelle tegole dei tetti toscani, nelle pavimentazioni e in tanti altri manufatti; il cotto umbro, famoso quello di Castel Viscardo, è più chiaro, rosato; in alcune meridionali, invece, troviamo un cotto giallo paglierino: tutte queste varietà dipendono essenzialmente dal tipo di argilla usata, in secondo luogo dall’esposizione al calore subita durante la cottura e, infine, dai trattamenti che le pianelle ricevono prima o dopo la posa.
Sebbene la tradizione del cotto fatto a mano sia rimasta inalterata nel tempo, come alla Fornace Enrico Palmucci di Castel Viscardo in Umbria, il progresso tecnologico ha consentito di affinare le tecniche di produzione, lavorazione e trattamento che rendono ogni prodotto unico nel suo genere. Quindi, oltre ai classici colori del cotto di cui parlavamo prima oggigiorno c’è la possibilità di arredare con il cotto fatto a mano scegliendo tra una gran varietà di colori e tonalità, in grado di adattarsi perfettamente tanto a uno stile rustico, quanto a uno contemporaneo, fino ad uno estremamente moderno. Se si desidera arredare con il cotto fatto a mano classico, diciamo, si opterà per le tonalità rosso, rosato o chiaro stonalizzato: questi a loro volta potranno assumere tonalità che vanno dal cuoio chiaro al cuoio scuro in base alle finiture applicate, scegliendo infine se i pavimenti dovranno essere lucidi o opachi. Di conseguenza i colori ottenuti naturalmente, come si legge su enricopalmucci.it, non saranno solo tre, ma la varietà sarà maggiore in base ai trattamenti e finiture applicate, sempre senza contare le altre variabili che stanno alla base della produzione di cotto fatto a mano: la quantità e qualità di argille miscelate, dalla posizione delle mattonelle nella fornace, dalla quantità di umidità presente e dal tipo di aria a cui sono esposte. Tutti fattori naturali, che non implicano l’impiego di sostanze chimiche, di sintesi.
Anche i colori contemporanei – grigio, bianco, nero, color cioccolato – adatti ad ambienti più moderni, sono tutti ottenuti con l’uso di coloranti naturali, senza aggiunta di ossidi colorati, sono, quindi, eco-sostenibili e bio. Anche in questo caso le colorazioni base daranno luogo a molteplici sfumature dopo i trattamenti e le finiture scelte.
Tutto ciò per dire che scegliere di arredare con il cotto fatto a mano per rispettare il criterio dell’eco-sostenibilità, non pregiudicherà il risultato finale: non sarà una limitazione nella scelta di sagome, colori e stili, anzi, un arricchimento.