L' energia, o meglio, la politica energeticarappresenta una delle priorità strategiche della Commissione europea, che nel novembre 2010 ne ha ridefinito i contorni con la Comunicazione "Energia 2020 – Una strategia per un'energia competitiva, sostenibile e sicura".
Attraverso tale Comunicazione, la Commissione europea delinea gli obiettivi della politica energetica comunitaria per i prossimi dieci anni e le azioni che dovranno essere intraprese per favorire il risparmio energetico, rendere maggiormente sicuri gli approvvigionamenti, affermare la leadership tecnologica europea e stabilire partnership internazionali efficaci.
Cinque sono gli assi prioritari sui quali ruoterà la strategia Energia 2020:
- Incentivare il risparmio energetico: con l'obiettivo di incrementare del 20% l'efficienza energetica entro il 2020, la Commissione europea auspica che gli Stati membri e le autorità regionali e locali adottino politiche incentivanti per il risparmio energetico. Particolare attenzione sarà riservata ai settori dei trasporti e dell'edilizia, che offrono i maggiori margini d'intervento.
- Costruire un mercato energetico integrato pan-europeo: la Commissione europea mira all'ottenimento di un mercato interno dell'energia maggiormente integrato e concorrenziale. Le misure previste nel quadro di questa priorità riguardano una puntuale e accurata attuazione della legislazione sul mercato unico dell'energia e la definizione di un piano per la realizzazione di grandi infrastrutture energetiche per il decennio 2020-2030.
- Aumentare la consapevolezza dei consumatori e la sicurezza dei sistemi energetici: la Commissione europea prevede di adottare una serie di misure per consentire ai consumatori di acquisire una maggiore consapevolezza sui loro diritti in tema di approvvigionamento energetico (ad esempio, la redazione di guide che aiutino a selezionare i fornitori di energia o la creazione di strumenti che permettano un agevole confronto fra i prezzi da essi praticati).
- Ampliare la leadership europea nelle tecnologie energetiche: la Commissione europea ritiene che i progetti di SViluppo e dimostrazione per le tecnologie energetiche di punta (biocarburanti di seconda generazione, reti elettriche intelligenti, città intelligenti, cattura e stoccaggio della CO2, stoccaggio di energia elettrica ed elettro-mobilità, nucleare di nuova generazione, riscaldamento e raffreddamento da fonti rinnovabili) debbano essere accelerati attraverso l'adozione di apposite misure incentivanti.
- Rafforzare la dimensione esterna della politica energetica europea: l' Unione Europea è il maggiore importatore di energia a livello mondiale e consuma nel suo insieme un quinto dell'energia prodotta, oltre ad avere una posizione di leadership nel campo delle tecnologie energetiche. Nonostante questo, nelle relazioni con i Paesi extra-UE non è ancora stata definita una posizione comune e prevale un approccio frammentato. Le misure previste nel quadro di questa priorità riguardano l'integrazione dei mercati energetici e dei loro quadri regolamentari con quelli dei Paesi confinanti, la creazione di partenariati privilegiati con alcuni Paesi chiave per l'approvvigionamento energetico e la promozione del ruolo dell'Unione Europea in un futuro scenario di energia a basse emissioni di carbonio.
Nell'ambito di tale quadro europeo, come segnalano anche i colleghi di CheTariffa il contesto energetico dell'Italia è caratterizzato da diverse peculiarità che lo differenziano da quello degli altri Stati membri. In particolare, il settore elettrico ha attraversato una stagione di grandi mutamenti ed il processo di liberalizzazione del mercato ha costituito un importante stimolo per l'adeguamento del parco di generazione elettrica.