In questi ultimi anni, per fronteggiare il problema nazionale dei rifiuti, si sono cercate diverse soluzioni. Una di queste, avversata spesse volte da amministrazioni locali e cittadini, è stata la costruzione di inceneritori in diverse regioni. Tuttavia, la gestione dei rifiuti a Roma come il qualsiasi altra località nel nostro Paese, richiede la sinergia tra enti locali, aziende specializzate del settore e cittadinanza. E spesso, tale comunanza di intenti, è difficile da cercare e raggiungere.
Nonostante la contrarietà o le polemiche della popolazione locale, dovute a presunte connessioni con l'insorgenza di gravi malattie, come detto, sono stati costruiti comunque diversi impianti di incenerimento nel nostro Paese, distribuiti in varie regioni. Cerchiamo di capire, tuttavia, cosa sia un inceneritore e, inoltre, come funzioni e soprattutto dove siano localizzati tali impianti sul territorio italiano.
Cos'è un inceneritore
Questo non è altro che un impianto destinato a smaltire rifiuti, utilizzando della combustione a considerevoli temperature, con la conseguente produzione ed emissione di polveri, gas e ceneri varie. Gli impianti più moderni, poi, da tale processo di combustione, possono ottenere del vapore, trasformabile in energia elettrica, che si può distribuire successivamente verso dei centri urbani. In quest'ultimo caso, non si parla più di inceneritori, ma di termovalorizzatori.
Inceneritori di rifiuti presenti nel Nord Italia
La regione con maggiore concentrazione risulta essere la Lombardia, in cui ve ne sono 13, distribuiti in tutte le province. Di cui due da oltre 100 Megawatt, ubicati a Milano e Brescia. L'Emilia Romagna ne possiede 9, ma quello di Reggio Emilia risulta al momento chiuso. I restanti sono dislocati nelle altre province. Il Veneto ospita 4 inceneritori (Padova, Verona e Schio), mentre è spento quello di Venezia. Sono 3 gli impianti in Piemonte, ma operativo è solo quello di Gerbido (TO) e 2 in Friuli, con Trieste e Spilimbergo. Unico impianto in Trentino, a Bolzano.
Impianti dislocati nel Centro Italia
In quest'area, la Toscana ospita il maggior numero di inceneritori, ben 8, dislocati nelle diverse province della regione. Di questi, l'impianto di Castelnuovo di Garfagnana (LU) è chiuso, mentre quello di Montale (PT) è sospeso. A seguire vi è il Lazio, con 3 impianti, tuttavia due in provincia di Roma sono sospesi e l'altro è operativo a S.Vittore del Lazio (FR). Un solo impianto poi si trova in Umbria (Terni), Molise (Pozzilli, IS), mentre quello marchigiano di Tolentino (MC) è chiuso.
Inceneritori situati nel Sud Italia e le isole
Gli impianti presenti in Puglia sono 2, a Massafra (TA) e Manfredonia (FG). Stesso numero in Basilicata, a Melfi (PZ) e Potenza, e in Sardegna, di cui tuttavia uno solo operativo, a Capoterra (CA), mentre è sospeso quello di Macomer (NU). Unico inceneritore in Campania e in Calabria, rispettivamente ad Acerra (NA) e Gioia Tauro (RC).